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Guerra Russia-Ucraina, rischio virus cibernetico: cos’è e perché fa paura anche all’Italia

VLADIMIR PUTIN

Virus cibernetico, il nuovo pericolo della guerra tra Russia e Ucraina: cos’è la nuova minaccia che può arrivare anche in Italia.

Nel 2022 la guerra non è solo bombe ed esplosioni. Sono tantissimi i rischi che si corrono, compreso quello informatico. Una delle più grandi preoccupazioni emergenti dal conflitto tra Russia e Ucraina è quella che riguarda un cosiddetto virus cibernetico, una minaccia che potrebbe riguardare da vicino anche l’Italia.

Già nei primi giorni del conflitto bellico sono stati rilevati importanti attacchi informatici nei confronti delle strutture ucraine. A quanto pare, però, non c’è solo Kiev nel mirino di Putin. E anche l’Italia potrebbe rischiare di essere messa sotto scacco da un cyber virus. Scopriamo insieme cos’è e perché fa così paura.

Guerra tra Russia e Ucraina: i rischi per l’Italia

Nella giornata del 24 febbraio, primo vero giorno di guerra tra Russia e Mosca, il sottosegretario con delega ai servizi italiani, Franco Gabrielli, ha elencato cinque effetti importanti che il conflitto potrebbe avere anche nel nostro Paese, con conseguenze drammatiche, potenzialmente devastanti.

Guerra Russia Ucraina
Guerra Russia Ucraina

Il primo, palese, è quello relativo alla crisi energetica. In caso di sanzioni, Putin sicuramente ridurrebbe le forniture di gas, e questo potrebbe mettere in grande difficoltà il nostro Paese, assolutamente dipendente dal punto di vista energetico. Il secondo riguarda l’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, diretta conseguenza della crisi energetica. La terza è collegata al blocco dell’export. La quarta ai migranti che, fuggendo dalle zone di guerra, potrebbero chiedere rifugio anche entro i nostri confini. E ce n’è poi una quinta, più subdola e meno evidente, ma forse anche più pericolosa: quella relativa agli attacchi cibernetici e al cyber virus che Mosca sarebbe pronto a scatenare anche contro di noi.

Cos’è il virus cibernetico

Sicurezza e cybersicurezza sono le principali preoccupazioni dell’Italia in questo momento. Il nostro Paese non è infatti ancora in grado di garantire difese adeguate alle nostre infrastrutture digitali. E la Russia sarebbe già pronta a lanciare un malware in grado di distruggere moltissimi dati.

L’allarme è stato lanciato da Gabrielli. Secondo il sottosegretario sarebbe stato già stato individuato un virus cibernetico pericolosissimo, utilizzato dagli hacker russi nei confronti delle infrastrutture ucraine, specialmente di ministeri e banche. Un virus cibernetico che potrebbe essere utilizzato nei prossimi giorni anche verso l’Europa, compresa l’Italia, specialmente se il conflitto dovesse proseguire e allargare il proprio raggio. Vero che Mosca ha subito chiarito di non avere alcuna responsabilità per quanto riguarda l’attacco cibernetico che si è scatenato contro l’Ucraina in queste ore. Ma dopo le ultime settimane credere alle parole fatte venir fuori dal Cremlino è obiettivamente complesso.

Ma perché un virus cibernetico potrebbe essere una minaccia così grave per l’Italia? Secondo il deputato Enrico Borghi, membro del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), l’Italia non sarebbe pronta ad affrontare una guerra informatica, e questo anche per una sorta di buco presente nel nostro ordinamento: “Oggi gli attacchi cibernetici non sono normati come minacce alla sicurezza nazionale“. Per poter ipotizzare un attacco preventivo o una difesa concreta, servirebbe dunque un immediato intervento legislativo.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2022 10:03

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